Mutue sanitarie e non autosufficienza. La proposta di Insieme Salute
Dal 10 al 12 novembre scorso si è tenuto ad Abano Terme un interessante meeting organizzato da Itinerari Previdenziali dal titolo “Quando le buone pratiche e le eccellenti esperienze migliorano il welfare integrato”. Hanno partecipato tutti quei soggetti come Fondi, Casse, Assicurazioni e Società di Mutuo Soccorso che in vario modo si occupano di previdenza e di tutela sanitaria.
In rappresentanza di FIMIV (Federazione Italiana della Mutualità Integrativa e Volontaria) era presente il dott. Valerio Ceffa (già direttore della mutua sanitaria Insieme Salute) a cui è stato richiesto un intervento alla tavola rotonda sul tema “Non autosufficienza: esperienze e prospettive”.
Innanzitutto Ceffa ha sottolineato come le mutue sanitarie si distinguano dagli altri soggetti che operano nel settore per caratteristiche che sono connaturate al mutuo soccorso, ossia l’assenza di finalità di lucro, la partecipazione democratica degli assistiti (in quanto soci), la garanzia di assistenza per tutta la vita. Con tali presupposti le mutue stanno proponendo delle forme di assistenza per affrontare le problematiche della non autosufficienza.
Insieme Salute, ad esempio, ha predisposto una formula innovativa in quanto tende al superamento dei limiti degli altri soggetti. Infatti non prevede una semplice remunerazione in caso di non autosufficienza, ma il rimborso delle spese sostenute o l’erogazione di servizi e, soprattutto, non pone limiti di età ad usufruire dell’assistenza. Si tratta di un’operazione non facile in quanto si basa sull’adesione volontaria che richiede quindi consapevolezza da parte dell’aderente e fiducia nei confronti della Mutua: tuttavia i primi dati relativi alle adesioni sono decisamente positivi.
Già oggi la questione della non autosufficienza, nel nostro Paese, presenta molte criticità in quanto il sistema assistenziale pubblico non è in grado di rispondervi adeguatamente. Il futuro si presenta a tinte ancora più fosche: l’andamento demografico ci rivela che l’Italia, già oggi uno dei paesi più “vecchi” al mondo, nei prossimi anni lo sarà ancor di più (basti pensare che la fascia di popolazione che numericamente registra la crescita più forte è quella degli ultra ottantacinquenni). Il che, coniugato alla conseguente composizione dei nuclei familiari, ci fa facilmente prevedere che la cura e la tutela degli anziani, specie di quelli non autosufficienti, sarà uno dei maggiori problemi da affrontare, con molte persone che si troveranno in serie difficoltà.
Per questa ragione Insieme Salute offre una soluzione che può aiutare a guardare con più serenità al futuro.
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