In occasione dell’anno tematico 2018 che Insieme Salute sta dedicando alle sfide della longevità, particolare attenzione va rivolta alla non autosufficienza.
Vivere di più, ma meglio. La principale criticità di un’aspettativa di vita sempre più lunga è quella di acquisire fin da subito tutti gli strumenti utili ad affrontare al meglio la vecchiaia in piena autosufficienza.
Dai dati del rapporto Osservasalute 2017 emerge infatti che in Italia resta alta l’aspettativa di vita (80,3 anni per gli uomini e 84,9 per le donne), ma cresce il numero di anziani che ha bisogno di assistenza.
Il documento sottolinea come un over 65 su 3 non sia autosufficiente, cioè ha molta difficoltà o non è in grado di usare il telefono, prendere medicine, gestire le risorse economiche, preparare i pasti, fare la spesa, ecc. Le proiezioni per il 2018 indicano che, tra gli over 65, le persone non in grado di svolgere le attività quotidiane per la cura di se stessi saranno circa 1,6 milioni, mentre quelle con problemi di autonomia arriveranno a 4,7 milioni. [fonte: Rainews salute – 19 aprile 2018]
Enti del settore pubblico, privato e no profit si stanno muovendo per trovare soluzioni che possano garantire un’adeguata assistenza, ma cosa può fare ognuno di noi nel suo piccolo?
Gli studi dimostrano come le nuove scoperte in campo medico hanno diminuito il tasso di mortalità per tumori e malattie croniche come diabete e ipertensione, ma al contempo è aumentato il numero di obesi e il consumo di antidepressivi e di alcolici (stabile invece il consumo di sigarette).
È evidente come sia necessario un cambiamento culturale che ponga maggior attenzione al corretto stile di vita e alla ricerca delle risorse che ognuno di noi ha per arrivare nel migliore dei modi in età avanzata.
Insieme Salute si impegna nel trasmettere il valore della prevenzione vera e propria intesa come stile di vita sano da non confondere con la diagnosi precoce delle malattie o un confuso consumismo di prestazioni sanitarie e farmaci.
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